Certo gli smart speaker possono suonare la tua canzone preferita ma se potesse anche prevenire problemi cardiovascolari come l’aritmia?
Monitoraggio invisibile
La prevenzione in questi casi è, letteralmente, vitale. Non tutti però hanno il tempo o la possibilità economica di effettuare una visita medica specialistica.
Se già l’Apple Watch era in grado di monitorare il battito cardiaco. L’assistente vocale si spinge più in là; lui può infatti ascoltare il nostro cuore senza alcun bisognosa parte nostra di indossare alcun accessorio.
Il meccanismo
L’idea è semplice, l’altoparlante che abbiamo in casa emette degli ultrasuoni da noi non percepibili che rimbalzano contro il nostro cuore e vengono ascoltati dall’assistente vocale.
In questo modo il nostro assistente vocale è in grado di estrapolare dati che, a detta del Washington Post, non sono distinguibili da quelli rilevati dai classici sistemi.
I vantaggi sono molteplici, oltre all’economicità, possono essere effettuati dei test a domicilio anche in lockdown o quarantena. Inoltre è sicuramente indicato per tutti quei pazienti con pelli sensibili che vogliono evitare un contatto diretto con i macchinari.
Non finisce qui
Google con il suo Nest Hub presenta già una tecnologia in grado di monitorare il nostro sonno ascoltando la nostra respirazione ma qui si sta facendo un ulteriore passo avanti.
Ad esempio c’è Tempus ONE è lo smart speaker che assiste i medici anche in oncologia.
Gli assistenti vocali, tra l’altro, se percepiscono una respirazione eccessivamente irregolare possono teoricamente chiamare il 118 salvandoci la vita, tutto ciò senza avere nessun impegno da parte nostra se non quello di avere un altoparlante in casa.